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Semantic Web Summit

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Al via il 14 settembre 2011 a New York, il Semantic Web Media Summit, rivolto a tutti gli operatori del settore, in particolare a manager del web, editori e fornitori di contenuti. Organizzato da semanticeweb.com, mediabistro.com e lotico.com, il summit e’ stato progettato per i media responsabili dell’organizzazione, pubblicità e marketing, funzionari CTO e CIO, sviluppatori web e specialisti, venture capitalist e professionisti del SEO.

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Proust il nuovo Social Network di auto-riflessione

Nuova avventura imprenditoriale per  Barry Diller,  presidente e direttore di IAC, azienda che offre servizi interattivi dai quali ricava oltre un miliardo di dollari l’anno. Barry Diller e’ anche la stessa persona che due anni fa circa ipotizzava che entro un lustro (a partire dal 2009), si sarebbe pagato tutto su internet.
Questa volta, dopo aver analizzato a fondo il business dei social network e tratte le considerazioni su Facebook e quelle che crede siano le falle di quest’ultima, ovvero realta’ al 50% quasi come una sorta di digitale ricostruito come se fosse una compilation tutt’altro che completa con segmenti della nostra vita ritenuti poco importanti o poco interessanti e, gran parte delle nostre verita’ lasciate fuori, Diller lancia la sua idea.
Da qui la nascita di Proust, un nuovo sito di social networking per riempire i buchi che Facebook lascia invece vuoti.
L’intento di Proust e’ quello di diventare un luogo per le famiglie e gli amici intimi con cui condividere cio’ che conta davvero. Un luogo per catturare le nostre storie di vita, i pensieri e le aspirazioni e sperare, cosi facendo, di dar vita a conversazioni significative su chi siamo veramente.
Proust quindi ha come ambizione quella di mettere in discussione cio’ che agli utenti di Facebook viene naturale cioe’ scrivere solo le cose piu’ superficiali e aggiornamenti su noi stessi.
Diller dichiara che, essendo Facebook  il tipico sito di social network, e dato il suo scopo, va bene cosi. Ma Proust pensa che ci sia un posto dove, dire invece che setacciare il mindless egocentrico di noi stessi inondando la rete di messaggi su Facebook e simili.
Secondo Proust si dovrebbe effettivamente arrivare a conoscere le persone che ami.
Proust, crede che cosi facendo si offrira’ ugualmente agli appassionati di social networking la possibilita’ di fare cio’ che amano di piu’ cioe’ parlare di se stessi offrendo agli utenti l’opportunita’ di condividere dati personali e personalizzarli come meglio credono. Ad esempio, conosciamo veramente i nostri familiari? Chi sono le persone che ci stanno vicine? Il nostro primo amore? Oppure, chi e’ stata la persona che ci ha spezzato il cuore? Proust permette di parlare veramente e a fondo di noi stessi, offrendo una forte tutela della privacy per evitare che informazioni troppo personali possano finire chissa’ dove nella rete.
Secondo Proust sarebbe confortante trovare una “spiaggia” nell’oceano internet di auto-riflessione e di scoperta con la possibilita’ di condividere queste esplorazioni interiori.
Proust Social NetworkProust Social Network è la nuova avventura imprenditoriale per Barry Diller, presidente e direttore di IAC, azienda che offre servizi interattivi dai quali ricava oltre un miliardo di dollari l’anno. Barry Diller e’ anche la stessa persona che due anni fa circa ipotizzava che entro un lustro (a partire dal 2009), si sarebbe pagato tutto su internet.
Questa volta, dopo aver analizzato a fondo il business dei social network e tratte le considerazioni su Facebook
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Facebook ritira il tagging automatico

Sempre piu’ utenti sono preoccupati per la funzione di Facebook che utilizza il riconoscimento fotografico per il tagging automatico delle foto, il gigante dei social media per rassicurare i suoi iscritti sta lanciando un tutorial per disabilitare la funzione.
La recente diffusione di “Suggerimenti Tag” su Facebook e’ stato un argomento di discussione per gli attivisti  che invocano piu’ tutela della privacy.
La funzione di Facebook e’ attualmente attivata per tutti gli utenti e utilizza modelli di riconoscimento facciale per aiutare amici e utenti a taggare le foto.
Il software mette a confronto le nuove foto e quelle caricate precedentemente per cercare una corrispondenza del viso. Gli utenti possono facilmente scegliere di non permettere il tag automatico nelle foto, ma solo una piccola parte degli utenti e’ probabilmente consapevole della funzione di tagging automatico.
Facebook ha lanciato una campagna pubblicitaria su Facebook per insegnare agli utenti come utilizzare il software ed indirizzare (eventualmente) gli utenti su come disattivare la funzione tramite le impostazioni di sicurezza del profilo. Inoltre, tutti i dati del riconoscimento facciale vengono eliminati nel momento in cui un utente decide di non partecipare al programma. La funzione di tagging automatico e’ stata attivata per tutti gli utenti di Facebook degli Stati Uniti dalla fine del 2010.
facebookSempre piu’ utenti, sopratutto da Australia e America, sono preoccupati per la funzione del tagging automatico di Facebook che utilizza il riconoscimento fotografico per il tag automatico delle foto, il gigante dei social media per rassicurare i suoi iscritti sta lanciando un tutorial per disabilitare la funzione.
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Nuova vita al volantino

Nuova vita al volantino
Presentata in Giappone una interessante iniziativa destinata a dare nuova vita al volantino.
Negli ultimimesi si e’ visto aumentare esponenzialmente anche in Italia la tendenza del coupon gratuito che permette di usufruire di sconti per un determinato prodotto o servizio. Naturalmente l’America ha aperto le danze e nel Bel Paese il nome Groupon non e’ piu’ una parola sconosciuta. Tempo fa e’ stata anche oggetto di una offerta economica da parte di Google per la modica cifra 6 miliardi di dollari rifiutata dall’azienda con sede a Palo Alto e che serve 43 paesi nel mondo. L’idea e’ molto semplice, attraverso il sito si procede all’iscrizione e successivamente si posso acquistare coupon da stampare ed ottenere sconti oppure acquistare prodotti ad 1 dollaro come nel caso di adollarone.com.
Da una ricerca condotta in America,  e’ risultato che i tassi di accesso alle offerte commerciali tramite coupon sono pari al 25%, contro un 18% per le campagne pubblicitarie tradizionali.
I due terzi delle famiglie americane ormai utilizzano coupon per i loro acquisti ed il numero dei coupon online e’ cresciuto del 50% negli ultimi quattro anni.
Ma e’ dal Giappone che arriva l’idea piu’ innovativa. L’azienda  Toppan Printing, tra l’altro una delle tipografie piu’ avanzate al mondo che ha saputo rinnovarsi e diversificare negli anni, nel 2001 ha lanciato il portale Shufoo! che ad oggi conta circa 1,5 milioni di visitatori unici.
Attraverso il sito si puo’ accedere a migliaia di coupon dove gli utenti possono consultare le offerte promozionali dei negozi della loro zona inserendo il CAP e conoscere in tempo reale la differenza di prezzo e prodotto comodamente seduti a casa mentre si compila la lista della spesa oppure attraverso smartphone. Fin qui ancora nulla di eccezionale ma il nuovo servizio che e’ stato presentato oggi dalla dirigenza  di Toppan Printing prevede l'”e-volantino” con servizio di pronta consegna. Ma come funziona? Innanzitutto e’ previsto un e-flyer quotidiano nelle zone di residenza vicino all’utente che verra’ consegnato attraverso pc, iPhone, iPad e smartphone oltre che attraverso servizi di tv via cavo per ricevere anche dalla televisione il volantino elettronico. Il coupon e’ utilizzabile nel solo giorno del rilascio e valido per i membri che hanno visto l’e-flyer. Shufoo! invia un codice a barre al cellulare dell’utente che puo’ stampare comodamente in un coupon ticketing macchine installata nel negozio. Il coupon ticketing macchine, altro non e’ che una stampante intelligente dotata di un lettore ottico capace di leggere e riconoscere dal display di un cellulare o smartphone il codice a barre che Shufoo! ha inviato, stampando sotto forma di scontrino il coupon pronto per essere speso all’interno del negozio o supermercato.
shufoo - Nuova vita al volantinoPresentata in Giappone una interessante iniziativa destinata a dare nuova vita al volantino.
Negli ultimimesi si e’ visto aumentare esponenzialmente anche in Italia la tendenza del coupon gratuito che permette di usufruire di sconti per un determinato prodotto o servizio. Naturalmente l’America ha aperto le danze e nel Bel Paese il nome Groupon non e’ piu’ una parola sconosciuta.
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Google Arancione in Africa

Orange (France Telecom) e Google hanno siglato una partnership per sviluppare servizi su rete mobile internet in Africa. La partnership, presentata oggi in un comunicato stampa congiunto, ha un duplice scopo. Da un lato facilitare l’avvio di servizi innovativi offerti da Google utilizzando l’infrastruttura GSM di Orange  e d’altra parte, offrire ai  clienti Orange la possibilita’ di usare i servizi di Google come Gmail e Gmail Chat sms  per rimanere in contatto tramite cellulare.
L’idea, ovviamente oltre al business per entrambe le societa’, e’ giustificata dal fatto che cosi facendo, si offrira’ la possibilita’ a chi non ha possibilita’ di godere di servizi altrimenti riservati solo ad utenti possessori di smartphone e servizi a banda larga, motivo per cui torna utile una teconlogia vintage (mica tanto), quale il GSM che proprio quest’anno compie 20 anni.
Con una base complessiva di circa 60 milioni di clienti in tutto il continente africano, Orange e’ uno degli operatori mobili piu’ potenti in Africa e nel Medio Oriente e dopo precedenti investimenti tecnologici Orange vuole dimostrare che attraverso la tecnologia, la vita dei suoi clienti puo’ migliorare e aiutare le aziende a crescere.
Nel dettaglio il servizio “Gmail Chat SMS” offrira’ agli utenti di Gmail una quota di SMS gratuiti che possono inviare a tutti i clienti Orange. Altri cinque messaggi SMS vengono aggiunti ogni volta che un cliente Orange risponde all’SMS iniziale. Attraverso questo servizio, gli utenti Gmail possono aggiungere i clienti Orange Mobile (anche a chi non possiede un account Gmail) alle loro rubriche e avviare sessioni di chat. Per i clienti Orange, il servizio e’ gratuito e non richiede alcun abbonamento. I messaggi di chat inviati dai telefoni cellulari oltre la soglia gratuita, sono fatturati come normali SMS. Il servizio partira’ da subito in Senegal e coinvolgera’ 700.000 utenti. Successivamente in Uganda e Kenya. Il servizio sara’ poi realizzato nei prossimi mesi in Camerun, Costa d’Avorio, Guinea e Nigeria. Sara’ testato parallelamente in Egitto.
Orange informa inoltre che il lancio e’ solo un primo passo dal momento che entrambi i partner vogliono rendere eventualmente disponibile altri servizi offerti da Google.
Questo accordo, infatti, segna un importante passo avanti che facilitera’ l’accesso al crescente mercato internet mobile in Africa. Basti pensare che alla fine del 2010, solo il 1,4% della popolazione in Africa e Medio Oriente aveva accesso a servizi a banda larga, rispetto al 62,5% per i servizi mobili.
Google Arancione in AfricaOrange (France Telecom) e Google hanno siglato una importante partnership per sviluppare servizi su rete mobile internet in Africa. L’unione tra le due aziende, presentata oggi in un comunicato stampa congiunto, ha un duplice scopo. Da un lato facilitare l’avvio di servizi innovativi offerti da Google utilizzando l’infrastruttura GSM di Orange  e d’altra parte, offrire ai  clienti Orange la possibilita’ di usare i servizi di Google come Gmail e Gmail Chat sms  per rimanere in contatto tramite cellulare.
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Accordo Amazon Mondadori

Come ogni estate rovente fatta di calcio mercato, riorganizzazione di palinsesti televisivi e gossip vari, anche gli editori non stanno fermi.
E’ il caso di Mondadori che annuncia di aver siglato un importante accordo con Amazon.com per iniziare a commercializzare 2000 titoli in formato ebook della stessa casa di Segrate e alcune delle sue controllate come  Einaudi, Sperling&Kupfer e Piemme.
L’accordo prevede l’inizio delle vendite attraverso i portali Amazon in Inghilterra e Germania (rispettivamente amazon.co.uk e amazon.de) e il resto del mondo con il domininio principale Amazon.com.
Analisti e voci indiscrete avazano l’ipotesi che entro Natale l’azienda di Bezos potrebbe aprire le vendite di ebook anche sul .it che attualmente non gestisce libri in formato elettronico per il proprio Kindle. Tale affermazione prende piede a seguito dell’accordo tra la Mondadori e Amazon che prevede entro il 2012 l’inserimento nello store di 8000 titoli.
In Italia, ormai i tempi sono maturi per poter osare ed investire. Sono diverse le iniziative dedicate agli ebook. Telecom Italia ha realizzato il Biblet Store e il Biblet reader per poter acquistare e leggere ebook in formato epub e pdf. Google sta investendo sempre piu’ in Italia stipulando diversi accordi con realta’ differenti quali paginegialle.it e web agency oltre che pubbliche amministrazioni. Il 19 luglio, ad esempio, in America ha lanciato il suo ebook reader, non si esclude, quindi, la possibilita’ che possa ripetere l’esperienza anche in Italia.
A frenare, insomma, non sono le aziende che investono poco, tantomeno i consumatori italiani che risultano essere favorevoli e attenti a certi tipi di acquisti al punto di risultare al primo posto in Europa nella classifica dei possessori di smartphone. Chi blocca realmente la diffusione di ebook sono gli editori “vecchia” maniera che nostalgicamente (e magari han ragione) a vita preferiranno la carta all’elettronica. A dimostrazione di quanto detto e’ il fatto che Amazon.com attraverso la sezione publisher permette a qualsiasi editore di poter pubblicare il proprio catalogo trattenendo una piccola royalties (come e’ giusto che sia). L’accordo Mondadori-Amazon ha piu’ un sapore puramente commerciale ma che ben venga se una notizia del genere puo’ dare risalto alla possibilita’ di vendere e quindi aprire nuovi canali di business per gli editori che rimangono pur sempre imprenditori romantici.
Accordo Amazon MondadoriCome ogni estate rovente fatta di calcio mercato, riorganizzazione di palinsesti televisivi e gossip vari, anche gli editori non stanno fermi.
E’ il caso di Mondadori che annuncia di aver siglato un importante accordo con Amazon.com per iniziare a commercializzare 2000 titoli in formato ebook della stessa casa di Segrate e alcune delle sue controllate come  Einaudi, Sperling&Kupfer e Piemme.
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Armageddon spagnolo

Con l’avvento di internet, ormai e’ risaputo che la nostra vita e’ radicalmente cambiata. Sono cambiate diverse abitudini come quella di viaggiare, fare shopping, studiare e da oggi in poi prevenire la caduta di asteroidi sulla terra.
Dalla Spagna arriva una simpatica ed utile idea per appassionati di astronomia grazie ad un programma che aiuta ad identificare gli asteroidi potenzialmente pericolosi attraverso l’archivio virtuale dell’Osservatorio astronomico del Centro di Astrobiologia.
Il concetto e’ molto semplice, attraverso una semplice registrazione ogni utente, una volta accettata la richiesta, ricevera’ user e password per poter accedere alla consultazione dell’archivio dell’osservatorio virtuale spagnolo. L’ideatore di questa iniziativa, Enrique Solano, spiega come mai questa apertura al pubblico: “65.000 mila anni fa, un asteroide in collisione con la Terra fu la causa della scomparsa dei dinosauri e di altre specie. Tuttavia, la possibilita’ che questo evento si verifichi ancora una volta non e’ del tutto esclusa dal momento che nel sistema solare ci sono milioni di asteroidi. E ‘quindi importante identificare le loro orbite per vedere se possa verificarsi nuovamente una situazione del genere. Molti di questi asteroidi sono gia’ stati individuati dai progetti della NASA e l’Agenzia spaziale europea (ESA), che hanno classificato sia le dimensioni che l’ipotetico rischio, ma visti i milioni di asteroidi che vagano nelle galassie potrebbero non bastare le risorse in forza alle agenzie spaziali citate. Occorrerebbe rimanere vigili, prestare attenzione e monitorare quanto piu’ possibile per evitare qualsiasi tipo di sorpresa”.
Questo e’ uno dei motivi che apre al pubblico l’iniziativa finora esclusiva solo per ricercatori e addetti. Solano continua nell’esporre la sua idea dicendo che ormai esistono programmi standardizzati per cui diventa facile anche per i meno esperti far parte della ricerca e partecipare.
Una volta che la domanda e’ stata accettata, e’ possibile scegliere l’asteroide che si vuole seguire consultando una lista e le immagini visualizzate dell’universo catturate negli ultimi anni dal telescopio Sloan. Una volta inviate informazioni, il centro di osservazione virtuale le inoltra all’Unione Astronomica Internazionale e il “segnalatore” potrebbe essere citato in un articolo scientifico in qualita’ di autore.
Non e’ la prima volta che grandi aziende o centri sperimentali chiedono l’aiuto della rete. Basti pensare tanto per iniziare al progetto collaborativo Wikipedia attualmente unico esempio di enciclopedia libera o le svariate segnalazioni di ritrovamenti artistici o preistorici individuati semplicemente stando seduti sul divano di casa consultando le immagini dal satellite di Google. Oppure il caso dell’azienda canadese Goldcorp, dedita all’estrazione dell’oro, che dopo aver messo a disposizione della rete tutte le informazioni relative alle conoscenze geologiche dell’impresa dal 1948, nel 2000 (agli inizi di internet) lancio’ la GoldCorp Challenge. A dispetto di quanto previsto dallo stesso consiglio di amministrazione e i soliti detrattori, Mc Ewen, CEO della compagnia, mise in palio 575.000 dollari a chi fosse riuscito a fornire metodi o stime di ricerca in un terreno di proprieta’ della compagnia. La zona in questione era un terreno di proprieta’ dell’impresa denominata Red Lake. Nel giro di poche settimane, arrivarono migliaia di segnalazioni a partire da matematici per finire a neolaureati e ufficiali militari. I cercatori d’oro virtuali furono piu’ di mille provenienti da oltre 50 paesi del mondo e la compagnia grazie a questo metodo riusci’ a estrarre oltre 225 tonnellate d’oro. Il giovane CEO comunico’ poi che attraverso questo metodo collaborativo riusci’ a risparmiare 3 anni di studi ed esplorazioni condotte alla “vecchia” maniera.
Obbligatorio citare anche Linus Torvalds che 20 anni fa mise a disposizione del mondo un codice libero di un piccolo sistema operativo scritto per hobby ma che da anni e’ un competitor fenomenale per aziende del calibro di Microsoft, Apple e Google.
Chissa’ che attraverso questa splendida iniziativa spagnola non si eviti un giorno lontano un’armageddon.
cerereCon l’avvento di internet, ormai e’ risaputo che la nostra vita e’ radicalmente cambiata. Sono cambiate diverse abitudini come quella di viaggiare, fare shopping, studiare e da oggi in poi prevenire la caduta di asteroidi sulla terra.
Dalla Spagna arriva una simpatica ed utile idea per appassionati di astronomia grazie ad un programma che aiuta ad identificare gli asteroidi potenzialmente pericolosi attraverso l’archivio virtuale dell’Osservatorio astronomico del Centro di Astrobiologia.
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Buon Compleanno Linux

Buon Compleanno Linux
“I’m doing a free operating system, just a hobby, won’t be big and professional”; con questo messaggio Linus Torvald annuncio’ alla rete lo sviluppo dell’OS libero che cambio’ la visione di molte persone. Linux compie 20 anni e lo stesso papa’ porta la versione del sistema operativo libero alla 3.0. Infatti, la data esatta dell’invio del famoso messaggio in cui segnalava a colleghi, amici e volontari la nascita del kernel del pinguino, risale al 25 agosto 1991 ma, a seguito del cambio di versione, si anticipano un po’ i tempi.
Dal blog ufficiale di Linux, specificano che in realta’ non e’ cambiato nulla se non alcune modifiche, e i motivi che hanno portato a segliere il 3.0 come nuova versione sono sostanzialmente due. La prima causa e’ da attribuire all’ultima numerazione della precedente versione (che rimane ancora la release stabile): 2.6.39.3. Troppo lunga e complicata come spesso hanno fatto notare i fruitori e sviluppatori del kernel. Prendendo la palla al balzo e, essendo arrivati ai 20 anni, Linus Torvalds quindi decide (ed ecco il secondo motivo) di aggiornare la numerazione delle versioni.
“Good thing Linus listens to the voices, eh?” scrive ironicamente Joe ‘Zonker’ Brockmeier dal blog ufficiale.
Tanti Auguri Linux, da ogni angolo del mondo e anche da chi veniva definito il peggior nemico: Windows. Microsoft sceglie un modo originale e simpatico per augurare al pinguino (Tux) lunga vita, un video inviato a Linux Foundation che decide a sua volta di pubblicarlo attraverso You Tube.
Linux e’ un sistema operativo libero rilasciato con licenza GPL (General Public License) e sviluppato integrando parti del progetto GNU (Gnu is not Unix), altro progetto libero avviato negli anni 80 da Richard Stallman. Quest’ultimo negli anni ne ha poi rivendicato parte della creazione al punto di ottenere la denominazione di GNU/Linux.
Sviluppato sul modello Unix (lo stesso degli OS Apple), Linux negli anni e’ diventata un’icona innanzitutto per i sostenitori del software libero oltre che una valida alternativa a Windows. Ma Linux non e’ soltanto un sistema operativo per utenti. Grazie alla liberta’ di utilizzo, attualmente e’ montato su circa il 50% dei server mondiali e installato sui 10 computer piu’ veloci al mondo.
Uno stile di vita ma anche imprenditoriale. Esistono infatti diverse distribuzioni di Linux. Cosi facendo il business e’ spalmato in diverse comunita’ oltre che opportunita’ di lavoro per migliaia di sistemisti e programmatori nel mondo. Google ad esempio, per i suoi server utilizza Linux. Negroponte, il progetto del computer economico per informatizzare le popolazioni del terzo mondo e’ sviluppato su Linux. Questo perche’ abbattendo il costo della licenza e liberta’ di adattamento, permette di osare e sognare cio’ che con il codice proprietario sarebbe solo utopia.
Buon Compleanno Linux e “Mille” di questi giorni.
tux-linux“I’m doing a free operating system, just a hobby, won’t be big and professional”; con questo messaggio Linus Torvald annuncio’ alla rete lo sviluppo dell’OS libero che cambio’ la visione di molte persone. Linux compie 20 anni e lo stesso papa’ porta la versione del sistema operativo libero alla 3.0.
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Apple da record

Con l’ utile a +125% pari a 7,31 miliardi di dollari, rispetto a una stima di 5,85 miliardi e, mentre il fatturato cresce dell’ 82% sull’ anno precedente a 28,6 miliardi di dollari, Steve Jobs esclama cosi: ” Il miglior trimestre di sempre”.
Buon periodo per l’ex cracker che all’universita’ realizzava le blue box (scatoletta che permetteva di aggirare i sistemi telefonici e che rivendeva a basso costo agli altri studenti).
Dopo il pessimo trimeste targato Nokia che ha fatto diventare la Apple la prima compagnia al mondo produttrice di smartphone, Steve Jobs brinda agli ottimi risultati di vendite di iPhone e IPad. Proprio cosi. Infatti, a monte di questo successo, si contano solo i record di vendita relativi a smartphone e tablet pc.
Si attestano a +14% le vendite di Macintosh, calano le vendite di iPod. Ma non e’ un grandissimo problema, l’azienda di Cupertino ha qualche altro asso nella manica. Lion, per esempio, il nuovo sistema operativo che lo avvicina ulteriormente all’ambiente pc e il nuovissimo Mac Book Air che aggiornato all’ultima versione lo rende due volte e mezzo piu’ veloce del precedente modello.
Anche il nuovo Mac Mini, il computer a scatoletta senza tastiera e mouse, con processori e grafica due volte più veloci dei precedenti.
A guastar la festa pero’ ci pensa il Wall Street Journal che continua a domandarsi che fine fara’ questa azienda nel momento in cui dovesse uscire di scena Steve Jobs.
Attualmente, il fondatore di Apple, sta godendo di un terzo periodo di congedo richiesto nell’arco degli ultimi 10 anni per sottoporsi a cure relative a problemi di salute al fegato.
appleCon l’utile a +125% pari a 7,31 miliardi di dollari, rispetto a una stima di 5,85 miliardi e, mentre il fatturato cresce dell’ 82% rispetto all’anno precedente a 28,6 miliardi di dollari, Steve Jobs esclama cosi: ” Il miglior trimestre di sempre”. Buon periodo per l’ex cracker che all’universita’ realizzava le blue box (scatoletta che permetteva di aggirare i sistemi telefonici e che rivendeva a basso costo agli altri studenti).
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Ubuntu 12.04

In un periodo dove, grazie alla Ducati 11.1 di Valentino Rossi, si inizia a fare attenzione al numero di release e versione di un prototipo o un aggiornamento, la Canonical Ltd. rende note le prossime date di rilascio della distribuzione Linux targata Ubuntu.
Attualmente la distro e’ alla 11.04 (dove il primo numero corrisponde all’anno e la seconda parte di cifra dopo il punto al mese) e, come ben noto agli utenti Ubuntu (antico vocabolo zulu’ tradotto: umanita’), i rilasci avvengono due volte all’anno: aprile ed ottobre.
A differenza di Lion della Apple o 7 di Microsoft, la distribuzione di questo Sistema operativo e’ libera e quindi, senza costi.
Dal sito ufficiale di Ubuntu riportiamo il calendario delle attivita’:
1 Dicembre 2011 versione Alpha 1 (che permettera’ di testare la nuova distro);
16 Febbraio 2012 versione Alpha 2;
1 Marzo 2012 Beta 1;
22 Marzo 2012 Beta 2.
Il 19 Aprile 2012 sara’ il momento della Release Candidate dove a distanza di una settimana ci sara’ il rilascio definitivo di Linux Ubuntu 12.04.
Ubuntu 12.04In un periodo dove, grazie alla Ducati 11.1 di Valentino Rossi, si inizia a fare attenzione al numero di release e versione di un prototipo o un aggiornamento, la Canonical Ltd. rende note le prossime date di rilascio della distribuzione Linux targata Ubuntu.