Come ogni estate rovente fatta di calcio mercato, riorganizzazione di palinsesti televisivi e gossip vari, anche gli editori non stanno fermi.
E’ il caso di Mondadori che annuncia di aver siglato un importante accordo con Amazon.com per iniziare a commercializzare 2000 titoli in formato ebook della stessa casa di Segrate e alcune delle sue controllate come Einaudi, Sperling&Kupfer e Piemme.
L’accordo prevede l’inizio delle vendite attraverso i portali Amazon in Inghilterra e Germania (rispettivamente amazon.co.uk e amazon.de) e il resto del mondo con il domininio principale Amazon.com.
Analisti e voci indiscrete avazano l’ipotesi che entro Natale l’azienda di Bezos potrebbe aprire le vendite di ebook anche sul .it che attualmente non gestisce libri in formato elettronico per il proprio Kindle. Tale affermazione prende piede a seguito dell’accordo tra la Mondadori e Amazon che prevede entro il 2012 l’inserimento nello store di 8000 titoli.
In Italia, ormai i tempi sono maturi per poter osare ed investire. Sono diverse le iniziative dedicate agli ebook. Telecom Italia ha realizzato il Biblet Store e il Biblet reader per poter acquistare e leggere ebook in formato epub e pdf. Google sta investendo sempre piu’ in Italia stipulando diversi accordi con realta’ differenti quali paginegialle.it e web agency oltre che pubbliche amministrazioni. Il 19 luglio, ad esempio, in America ha lanciato il suo ebook reader, non si esclude, quindi, la possibilita’ che possa ripetere l’esperienza anche in Italia.
A frenare, insomma, non sono le aziende che investono poco, tantomeno i consumatori italiani che risultano essere favorevoli e attenti a certi tipi di acquisti al punto di risultare al primo posto in Europa nella classifica dei possessori di smartphone. Chi blocca realmente la diffusione di ebook sono gli editori “vecchia” maniera che nostalgicamente (e magari han ragione) a vita preferiranno la carta all’elettronica. A dimostrazione di quanto detto e’ il fatto che Amazon.com attraverso la sezione publisher permette a qualsiasi editore di poter pubblicare il proprio catalogo trattenendo una piccola royalties (come e’ giusto che sia). L’accordo Mondadori-Amazon ha piu’ un sapore puramente commerciale ma che ben venga se una notizia del genere puo’ dare risalto alla possibilita’ di vendere e quindi aprire nuovi canali di business per gli editori che rimangono pur sempre imprenditori romantici.
Come ogni estate rovente fatta di calcio mercato, riorganizzazione di palinsesti televisivi e gossip vari, anche gli editori non stanno fermi.
E’ il caso di Mondadori che annuncia di aver siglato un importante accordo con Amazon.com per iniziare a commercializzare 2000 titoli in formato ebook della stessa casa di Segrate e alcune delle sue controllate come Einaudi, Sperling&Kupfer e Piemme.
L’accordo prevede l’inizio delle vendite attraverso i portali Amazon in Inghilterra e Germania (rispettivamente amazon.co.uk e amazon.de) e il resto del mondo con il domininio principale Amazon.com.
Analisti e voci indiscrete avazano l’ipotesi che entro Natale l’azienda di Bezos potrebbe aprire le vendite di ebook anche sul .it che attualmente non gestisce libri in formato elettronico per il proprio Kindle. Tale affermazione prende piede a seguito dell’accordo tra la Mondadori e Amazon che prevede entro il 2012 l’inserimento nello store di 8000 titoli.
In Italia, ormai i tempi sono maturi per poter osare ed investire. Sono diverse le iniziative dedicate agli ebook. Telecom Italia ha realizzato il Biblet Store e il Biblet reader per poter acquistare e leggere ebook in formato epub e pdf. Google sta investendo sempre piu’ in Italia stipulando diversi accordi con realta’ differenti quali paginegialle.it e web agency oltre che pubbliche amministrazioni. Il 19 luglio, ad esempio, in America ha lanciato il suo ebook reader, non si esclude, quindi, la possibilita’ che possa ripetere l’esperienza anche in Italia.
A frenare, insomma, non sono le aziende che investono poco, tantomeno i consumatori italiani che risultano essere favorevoli e attenti a certi tipi di acquisti al punto di risultare al primo posto in Europa nella classifica dei possessori di smartphone. Chi blocca realmente la diffusione di ebook sono gli editori “vecchia” maniera che nostalgicamente (e magari han ragione) a vita preferiranno la carta all’elettronica. A dimostrazione di quanto detto e’ il fatto che Amazon.com attraverso la sezione publisher permette a qualsiasi editore di poter pubblicare il proprio catalogo trattenendo una piccola royalties (come e’ giusto che sia). L’accordo Mondadori-Amazon ha piu’ un sapore puramente commerciale ma che ben venga se una notizia del genere puo’ dare risalto alla possibilita’ di vendere e quindi aprire nuovi canali di business per gli editori che rimangono pur sempre imprenditori romantici.