Google Hummingbird, letteralmente tradotto Google Colibrì, è il nome in codice per identificare il nuovo algoritmo di BigG rilasciato da meno di un mese che, stando ai rumors della rete, potrebbe cambiare l’esperienza utente nelle ricerche attraverso il motore più utilizzato al mondo.
Rapidità e precisione sono gli elementi alla base della scelta del Colibrì come “mascotte” di questa novità presentata in occasione del quindicesimo compleanno del motore, organizzato nel garage al 232 Santa Margarita di Menlo Park nonchè prima sede di Google di proprietà dell’ex cognata di Sergey Brin, co-fondatore di Google, Susan Wojcicki (sorella di Anne) che fittò alla neonata startup per 1700 dollari al mese e che venne poi assunta diventando un punto di riferimento per l’advertising di Google. Forbes la considera ad oggi una delle 100 donne più potenti al mondo.
La scelta di presentare Google Colibrì dove tutto ebbe inizio probabilmente non è stata del tutto casuale. Fu da quel garage che Google introdusse il concetto di PageRank, il famoso algoritmo, che adesso rientra nei 200 circa (dichiarati) utilizzati per offrire risultati nelle ricerche e nei nuovi 500 accorgimenti che dal maggio dello scorso anno vengono rilasciati da Brin e Page.
Google Colibrì dovrebbe rientrare in un processo finalizzato a rendere sempre più semantica la ricerca e la restituzione delle risposte per cercare di gestire meglio le query più lunghe e più complesse che vengono immesse nel motore di ricerca strizzando l’occhio al futuro con le ricerche vocali ed avvalendosi del suo Knowledge Graph, l’insieme di funzioni e conoscenze acquisite che Google mette in relazione tra loro. Di fatto l’unione tra Colibri e Knowledge Graph permetterà al motore di comprendere il senso o il contesto di una domanda effettuata da un utente attraverso 3 elementi chiave, ovvero: cosa, chi e dove:
Cosa: la domanda o la query rivolta
Chi: l’identità del richiedente
Dove: il luogo da dove è stata effettuata la ricerca
Grazie al nuovo algoritmo (Google Colibrì) è possibile analizzare ed interpretare query lunghe e complesse restituendo in maniera veloce e precisa l’intreccio di tutti gli elementi.
Novità insomma non da poco se si considera che a livello Seo potrebbero esserci dei notevoli cambiamenti. Ad esempio, se un utente rivolgerà al motore la domanda “che tempo fa domani a Los Angeles?” La restituzione del risultato non prenderà più in considerazione siti meteo di riferimento con le “vecchie” regole ma si limiterà a restituire l’informazione immagazzinata attraverso Knowledge Graph contenente temperature, precipitazioni, venti, etc. come nell’immagine che segue:
Da notare che nel momento in cui sto scrivendo mi trovo a Bologna ed è domenica 29 settembre 2013 e, come si evince dall’immagine, Google ha capito che “domani” è lunedi. Provo a chiedere se domani piove (cosa che sta accadendo adesso):
Provando a chiedere l’età di Valentino Rossi (ad esempio), Google restituirà il seguente risultato:
Potrebbe capitare però qualche piccolo problema:
Probabilmente non sono stati ancora implementati i necrologi 😉
A parte gli scherzi e qualche piccolo “bug”, vista la recente implementazione, Google Colibrì è un ulteriore tassello aggiunto da Google verso quella che può essere definita l’intelligenza artificiale di una macchina. Colibrì va, infine, a sostituire Caffeine, rilasciato nel giugno 2010.
Ulteriori informazioni:
Suggerimenti ed idee sulla ricerca Google
Buon Lavoro