Emessa nuova sentenza Google AdWords. Il tribunale di Palermo, sezione proprieta’ industriale, secondo la sentenza 2636/13 depositata il 14 giugno 2013, in applicazione del decreto legislativo 70/03 in ricezione della direttiva europea sul commercio elettronico, torna sulla neutralita’ (condizionata) del fornitore dei servizi di rete. Google, secondo la Corte del capoluogo siciliano, non e’ obbligata al controllo dei marchi utilizzati dagli inserzionisti AdWords e, di conseguenza, non e’ da ritenere responsabile dai danni derivanti da pubblicita’ ingannevole caricata dagli utilizzatori del servizio Google AdWords.
Il cliente di Google AdWords o inserzionista, insomma, e’ l’unico responsabile sugli avvisi ingannevoli pubblicati sul circuito Google.
La Sentenza Google AdWords, e’ stata emessa a seguito di una controversia tra noleggiatori di auto nata cinque anni fa nella regione siciliana. I protagonisti dell’accaduto sono la Maggiore Rent ed un noleggiatore di auto locale, Sicily by Car. La Maggiore Rent ha contestato a quest’ultima di aver utilizzato parole chiave riconducibili alla piu’ nota societa’ di noleggio mediante la tecnica illecita di far apparire il marchio del concorrente rendendolo ben visibile nel titolo dell’annuncio e di averne sfruttato di conseguenza la notorieta’ ed il marchio identificativo del concorrente. Il perito del tribunale di Palermo ha accertato che nel periodo contestato al noleggiatore siciliano le visualizzazioni ottenute attraverso AdWords sono state di oltre un milione generando 31.170 accessi al sito della Sicily by Car che di conseguenza hanno permesso alla società di noleggio auto locale di concludere 91 contratti. Attraverso la Sentenza Google AdWords il Tribunale di Palermo ha stabilito che la Sicily by Car dovra’ “restituire” alla Maggiore Rent i contratti sottratti a norma dell’articolo 125 del codice di proprieta’ industriale e che Google non e’ da ritenere “complice” dell’accaduto cosi come Maggiore aveva ipotizzato e Sicily by Car tentato di scaricarne la responsabilita’. Infatti, da un lato la Maggiore vedeva Google come un complice che ha permesso ad una societa’ estranea di poterne utilizzare la notorieta’ e la Sicily by Car, invece, nella difesa sosteneva che il motore di ricerca ha avuto un ruolo attivo nel suggerire modalita’ di campagne pubblicitarie confusorie, parassitarie ed ingannevoli e quindi unica responsabile dei danni provocati alla Maggiore Rent. La Sentenza Google AdWords emessa dal tribunale di Palermo ha ribadito che il fornitore di servizi di rete, in questo caso Google AdWords, non ha l’obbligo del controllo preventivo e globale sull’attività degli inserzionisti; casomai il fornitore di servizi ha il dovere di intervenire su segnalazione del titolare dei diritti lesi. Google, cosi come spiegato dal Tribunale di Palermo, all’epoca dei fatti intervenne immediatamente dopo la segnalazione dell’accaduto rimuovendo l’inserzione.